Prendere ferie: le 6 domande più frequenti

Lo sapevi che sei tenuto/a a prenderti due settimane di ferie consecutive? La legge, infatti, prevede che tu possa concederti una pausa e riposarti in misura adeguata. Purtroppo, però, non tutto è disciplinato in modo così chiaro quando si tratta di ferie. Spesso sono richieste tolleranza e comprensione sia da parte del datore di lavoro che del personale. 

1. Chi decide quando posso prendere le ferie? 

Di base, è in primo luogo il datore di lavoro a deciderlo. Tuttavia, per quanto possibile, l’azienda deve tenere conto dei desideri dei collaboratori e delle collaboratrici. Ad esempio, se una persona ha figli in età scolare dovrebbe poter prendere le ferie durante le vacanze scolastiche.

A sua volta: se l’azienda chiude annualmente per ferie, i collaboratori e le collaboratrici devono prendere le ferie in quel periodo. Affinché entrambe le parti possano pianificare al meglio, è necessario concordare le richieste di ferie con almeno tre mesi di anticipo. Nella pratica questo avviene perlopiù già a inizio anno. La fruizione delle ferie si basa quindi su pilastri legali, ma presuppone anche tolleranza da parte di tutte le parti coinvolte. 

2. Le ferie già approvate possono essere annullate?

Le ferie concordate tra l’azienda e una collaboratrice o un collaboratore non possono essere spostate o annullate senza un valido motivo. Tuttavia, il datore può esigere che tu prenda le ferie in un altro momento per motivi di lavoro urgenti. In situazioni di emergenza si può, inoltre, pretendere il rientro dalle ferie. Tutti i costi che ne derivano sono a carico del datore di lavoro. 

3. Posso usare i giorni di ferie di cui non ho usufruito l’anno dopo? 

L’azienda può chiederti di usare tutti i giorni di ferie per l’anno in corso. Se vuoi prenderti un paio di giorni di ferie nell’anno successivo, entrambe le parti devono essere d’accordo. Non è previsto un numero massimo di giorni: dipende da cosa si concorda. Tra l’altro, il termine di prescrizione dei giorni di ferie previsto per legge è di cinque anni. Dato che si esaurisce sempre prima il credito meno recente, normalmente il diritto a usufruire delle ferie non cade in prescrizione. 

4. Dopo le dimissioni non posso prendere ferie? 

Di norma il tuo datore di lavoro deve concederti il diritto di prendere ferie anche dopo le dimissioni.  Infatti, quando possibile, i giorni di ferie non dovrebbero essere pagati alla fine del rapporto di lavoro. Tuttavia, dall’azienda potrebbe essere imposto un pagamento, ad esempio se lavori a tempo parziale e con cadenza irregolare. In questi casi il tribunale ha deciso che i giorni di ferie restanti possono essere retribuiti per intero. 

5. Mi possono obbligare a lavorare nei giorni festivi?

Se si tratta di un giorno festivo equiparabile alla domenica, l’azienda necessita di un’autorizzazione per poter lavorare. A livello nazionale conta solo il 1° agosto. I giorni festivi come l’Ascensione, il Venerdì Santo o Capodanno vengono equiparati alla domenica a discrezione dei singoli cantoni. Le aziende ricevono l’autorizzazione per tali giorni solo in caso sussista la necessità impellente di lavorare. Tuttavia, i datori di lavoro non possono obbligare i collaboratori e le collaboratrici a lavorare di domenica senza il loro consenso. Nella maggior parte dei casi questo viene definito nel contratto di lavoro.

6. Cosa succede se mi ammalo durante le ferie?

Il fattore decisivo è se riesci a riposarti o meno, nonostante le tue condizioni. Se non puoi alzarti dal letto o devi recarti più volte dal medico, le tue giornate sono talmente compromesse da non permetterti di goderti le ferie. In questo caso, fatti rilasciare un certificato medico. Così i giorni di ferie saranno considerati come non fruiti. La situazione è diversa in caso di piccoli infortuni o di brevi periodi di indisposizione.