avtar
chevron-right
avtar
chevron-right
avtar
chevron-right
avtar
chevron-right
chevron-left

L’importanza del tasso di riferimento.

Il nostro esperto spiega come proteggersi dall’aumento dei canoni di locazione.

AD
×
Alain Dubuis, Head of Legal Protection

Alain Dubuis è avvocato e lavora da 15 anni per Fortuna Assicurazione di protezione giuridica.

L’aumento degli affitti spesso è legato al tasso di riferimento. Ma cosa si cela dietro questo termine e in che modo il rincaro influisce sulla quotidianità? L’esperto legale Alain Dubuis spiega come proteggersi dall’aumento dei canoni di locazione.

Cosa bisogna sapere sul tasso di riferimento

Alain, cos’è il tasso di riferimento?
In parole semplici, si tratta di un tasso medio, che viene stabilito quattro volte all’anno ed è utilizzato per determinare i tassi ipotecari. Quindi, il tasso di riferimento ha un ruolo importante per la maggior parte di noi. Da giugno 2023 ammonta all’1,5%. Viene fissato dall’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB).

Come incide nel quotidiano il tasso di riferimento?
È collegato agli affitti. Questo significa che se il tasso di riferimento sale, aumentano in linea di principio anche gli affitti netti e viceversa. Negli ultimi 15 anni il tasso di riferimento. tra l’altro, è sempre diminuito. A giugno 2023 ha registrato per la prima volta un aumento.

Il tasso di riferimento continuerà a salire?
Le previsioni parlano chiaro: sì. Questo significa che aumenterà anche la maggior parte degli affitti. Ma un tasso di riferimento più elevato non è l’unico fattore di aumento del canone di locazione, che, infatti, risente anche del rincaro o dell’aumento generale dei costi. Si parla di aumento dei costi quando le proprietarie e i proprietari devono spendere di più per gestire i propri immobili, per esempio per tasse, premi di assicurazione o costi di manutenzione.

Assicurazione di protezione giuridica

Ti aiutiamo a far valere i tuoi diritti.

Rincaro: cosa significa in concreto?
È semplice da spiegare: si parla di rincaro quando con la stessa somma di denaro si può comprare una quantità inferiore di una data merce rispetto a prima del rincaro. Il denaro perde quindi di valore ed è ciò che sta accadendo ora. 

In che misura si ripercuote su chi è in locazione?
Può essere addebitato al massimo il 40% del rincaro, in aggiunta al canone di locazione. Si presume, infatti, che il 60% di un immobile sia finanziato in generale tramite crediti bancari e il 40% tramite capitale proprio. Facciamo un esempio: se i prezzi salgono del 10% a causa del rincaro, l’affitto può essere aumentato al massimo del 4%.

A prima vista un aumento dello 0,25% pare poco, ma ha un forte impatto sui tuoi costi d’abitazione.

Ecco come proteggersi dal canone di locazione in aumento

Verificare i requisiti formali 

Un aumento del canone di locazione deve essere comunicato utilizzando il formulario ufficiale cantonale e deve essere motivato. Se vivi nel Canton Zurigo, il locatore deve utilizzare il modulo ufficiale del Canton Zurigo.

Importante: tutte le persone che hanno firmato come locatrici o locatori il contratto d’affitto devono firmare anche questo formulario. In caso contrario l’aumento non è valido, ma le locatrici e i locatori possono inviare entro il prossimo termine di disdetta comunque un altro aumento del canone di locazione, questa volta corretto dal punto formale.

Se ricevi un aumento, hai 10 giorni di tempo per valutare la situazione. In questo modo avrai la possibilità di disdire in tempo utile. Il modulo deve quindi pervenirti almeno 10 giorni prima del prossimo termine di disdetta possibile. Informazioni più precise sono contenute nel rispettivo contratto d’affitto. 

Ricalcolo dell’aumento con il calcolatore

Se le condizioni formali sono state rispettate, dovresti verificare con il calcolatore del canone di locazione se l’aumento è stato calcolato correttamente. A tale scopo hai bisogno del tuo contratto d’affitto e, nel caso in cui il canone sia già stato aumentato una volta, anche della rispettiva comunicazione.

Se desideri verificare anche il rincaro, la cosa migliore è ricorrere all’indice nazionale dei prezzi al consumo.

Aumento della locazione: ricorso entro 30 giorni

Se constati un errore, puoi presentare ricorso contro l’aumento del canone di locazione entro 30 giorni dal ricevimento. Il ricorso va inviato per raccomandata all’autorità di conciliazione competente. Altrimenti l’aumento acquisisce validità legale. Se non sei sicuro di quale autorità di conciliazione sia competente per il tuo comune, puoi inserire il tuo NPA o la località. 

Ricorda che se non ti rechi alla posta a ritirare la lettera raccomandata con la comunicazione dell’aumento del canone di locazione, l’ultimo giorno del termine di ritiro la lettera viene considerata come consegnata. 

Se devi avvalerti della protezione giuridica

Se hai stipulato un’assicurazione di protezione giuridica privata di Fortuna e desideri notificare il tuo caso per iscritto, hai bisogno:

  • del numero della polizza, 
  • della copia dell’aumento del canone di locazione (compresi eventuali allegati),
  • della copia del contratto di locazione, 
  • degli adeguamenti del canone di locazione dall’inizio del rapporto di affitto.

In caso di domande la nostra consulenza legale telefonica è a tua disposizione:

(tel. 058 472 72 00, lunedì-giovedì dalle 8.00 alle 17.30 e venerdì dalle 8.00 alle 17.00) 

Scarica i modelli di lettera

Modello File Dimensione
Contestare un aumento del canone di locazione DOCX 0 Mb

Consigli giuridici e modelli.

Assicurazioni consigliate