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Assicurazioni sociali e decesso.

Cosa è bene sapere nell’eventualità in cui ti succedesse qualcosa.

Se il membro della famiglia con gli introiti maggiori viene a mancare, allo stress emotivo si aggiunge quello finanziario. In caso di decesso per infortunio, di norma le prestazioni obbligatorie bastano. La situazione cambia in caso di malattia.

Quando il decesso è dovuto a infortunio o malattia

All’improvviso, una persona rimane da sola a provvedere al reddito familiare, ai figli e alla casa. Questo diventa un problema in particolare quando a perdere la vita è la persona che porta a casa il reddito principale. Un decesso in famiglia solleva inoltre molte domande esistenziali:

  • Da dove verrà il reddito per coprire le spese fisse?
  • Una persona da sola può sostenere l’affitto di casa o un’ipoteca?
  • Chi si occuperà dei figli se il genitore superstite deve tornare a lavorare?
  • Che ne sarà degli obiettivi di risparmio per la formazione dei figli?
  • E la loro quota di eredità deve essere versata?

Per poter rispondere a queste domande è necessario adottare precauzioni e provvedimenti idonei a tutelare se stessi e gli altri. Un altro ottimo motivo per assicurarsi in modo appropriato è rappresentato dalla formazione dei figli. Se la copertura assicurativa è inadeguata, la famiglia potrebbe non essere più in grado di pagare l’università o eventuali corsi di perfezionamento.

 

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Cosa pagano le assicurazioni obbligatorie

In caso di decesso del coniuge, alla partner o al partner vengono erogate alcune prestazioni obbligatorie:

  • Dall’AVS, i superstiti ricevono una prestazione per i superstiti. Questa include una rendita per vedove, per vedovi e per orfani. L’obiettivo è evitare che la famiglia si ritrovi in difficoltà finanziarie. Per l’ammontare è determinante il reddito assicurato della persona deceduta.
  • Se la persona deceduta aveva un’assicurazione infortuni, anche questa versa una rendita. Per i lavoratori dipendenti, è il datore di lavoro a doverla stipulare obbligatoriamente. I lavoratori indipendenti ne sono personalmente responsabili.
  • Anche la cassa pensioni paga una rendita in caso di decesso per malattia.

Il totale di queste prestazioni non può superare il 90% dell’ultimo reddito della persona defunta. Altrimenti si parla di sovrassicurazione e gli importi vengono ridotti.
 

La rendita per superstiti in dettaglio

La rendita per superstiti comprende la rendita per vedove e vedovi nonché la rendita per orfani, destinate a partner e figli della persona deceduta.


Rendita per vedove e vedovi (rendita per coniugi)

Ai fini di questa rendita della previdenza statale e professionale, i coniugi sono equiparati alle coppie che vivono in un’unione domestica registrata. Una persona superstite ha diritto alla rendita se sono soddisfatte queste condizioni:

  • Deve provvedere al sostentamento di un figlio.
  • Ha più di 45 anni.
  • Il matrimonio è durato almeno cinque anni.

Il diritto alla rendita per vedove o per vedovi cessa quando la persona contrae un nuovo matrimonio o muore. Se queste condizioni non sono soddisfatte, il superstite o la superstite riceve una liquidazione unica di ammontare pari a tre rendite annue.


Rendita per orfani

I figli della persona deceduta hanno diritto a una rendita per orfani se hanno meno di 18 anni oppure sono ancora in formazione. Lo stato civile dei genitori è ininfluente. Dopo il 25º compleanno, la rendita per orfani non viene più versata.
 

Differenze tra decesso per infortunio o malattia

In termini di prestazioni obbligatorie, c’è una grande differenza se la persona assicurata muore in seguito a un infortunio o a una malattia.


Decesso in seguito a infortunio

Come per l’incapacità di guadagno, anche qui la copertura obbligatoria è migliore in caso di infortunio che di malattia. Il motivo è semplice: in circa il 20% dei casi la causa del decesso è un infortunio, mentre la malattia rappresenta l’80%. La probabilità e i costi del rischio, quindi, sono molto più elevati per l’assicuratore. In concreto, la situazione è la seguente. Se un coniuge perde la vita a causa di un infortunio, i suoi familiari ricevono al massimo il 90% del suo ultimo salario. Questo importo si compone così:

  • La rendita per coniugi del 1º pilastro ammonta all’80% della rendita di invalidità risp. di vecchiaia che la persona defunta avrebbe percepito.
  • La rendita per coniugi dell’assicurazione infortuni è pari al 40% del salario assicurato della persona defunta.
  • La rendita per orfani è pari al 40% della rendita di invalidità risp. di vecchiaia e l’assicurazione infortuni paga il 25% del salario assicurato per ogni orfano di due genitori e il 15% per ogni orfano di un genitore.
  • Il salario annuo assicurato massimo in caso di infortunio è pari a CHF 148 200. Chi guadagna di più deve colmare la lacuna previdenziale con un’assicurazione complementare.


Decesso in seguito a malattia

In questo caso, la famiglia della persona defunta riceve solo il 60% circa del reddito precedente. La lacuna, quindi, è maggiore di quanto sarebbe se il decesso fosse dovuto a infortunio. Questo importo si compone nel modo seguente.

  • La rendita per coniugi del 1º pilastro ammonta all’80% della rendita di invalidità risp. di vecchiaia che la persona defunta avrebbe percepito.
  • Anche dal 2º pilastro la persona superstite riceve solo una quota della rendita di invalidità risp. di vecchiaia, ovvero il 60%.
  • La rendita per orfani è pari al 40% della rendita di invalidità risp. di vecchiaia e la LPP versa il 20% della rendita di invalidità risp. di vecchiaia della persona defunta per ogni figlio.
  • Il salario annuo assicurato massimo in caso di malattia è molto più basso rispetto all’infortunio e si attesta a CHF 85 320.
     

Colmare le lacune con l’assicurazione in caso di decesso

Con il tuo 3º pilastro puoi colmare le lacune previdenziali che insorgono in caso di decesso. Una buona soluzione è l’assicurazione in caso di decesso. Se la persona assicurata perde la vita, il capitale di decesso va alla persona precedentemente concordata. In più, consigliamo di redigere un testamento.

 

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