Sandra, hai già preso parte a molte attività diverse per The Human Safety Net Switzerland, ad esempio con Capacity e nell’organizzazione della THSN Charity Cup. Quali compiti hai svolto quest’anno?

Vero, quest’anno mi sono dedicata per la prima volta a The Human Safety Net Switzerland e, durante questo periodo, ho avuto già modo di svolgere varie attività. La principale è stata organizzare, a giugno, la THSN Charity Cup, il torneo sportivo di pubblica utilità, che ho messo in piedi insieme a vari colleghi e colleghe di Generali.

Inoltre, alla fine dello scorso anno mi sono iscritta in qualità di coach alla nostra organizzazione partner Capacity, che aiuta le persone con una storia di migrazione o di fuga dal paese di origine a trovare un impiego in Svizzera. Nell’ambito del coaching accompagno le persone che seguo lungo il processo di candidatura e le aiuto a muovere i primi passi nel mercato del lavoro svizzero. Tuttavia, conosco Capacity non solo nell’ambito del volontariato, ma anche da un punto di vista professionale, poiché Generali porta avanti una partnership con questa organizzazione. In questo modo cerchiamo anche di assumere i talenti di Capacity direttamente nel nostro organico.

Dal punto di vista personale, cosa ti hanno lasciato queste attività?

Nel mio ruolo di coach da Capacity ho aiutato una persona a cercare un impiego in Svizzera e l’ho accompagnata nel corso dell’intero processo; poco dopo, ho avuto la possibilità di aiutare anche una seconda persona. Seguire queste persone nella ricerca di un impiego e, nel migliore dei casi, contribuire al loro inserimento nel mercato del lavoro svizzero è stata per me un’esperienza molto arricchente.

Organizzare la THSN Charity Cup ha rappresentato invece un’attività completamente diversa, ma che mi ha fatta sentire molto realizzata. In occasione della THSN Charity Cup, lo scorso giugno, siamo riusciti a raccogliere più di 23 000 franchi: tramite le nostre organizzazioni partner questo importo verrà devoluto a favore di famiglie in situazioni difficili. Oltre al successo finanziario, questo evento ha per me una grande importanza anche a livello personale. Mi ha fatto davvero molto piacere collaborare con le colleghe e i colleghi provenienti da settori diversi di Generali all’interno di un team solido e affiatato impegnato per una buona causa. Insieme abbiamo organizzato una giornata incredibile, che con attività sportive e buon umore ha incentivato molte collaboratrici e molti collaboratori a impegnarsi nella raccolta di donazioni.

Cosa ti spinge ogni anno a dedicare del tempo a questo tipo di impegno?

In generale, aiutare gli altri è per me molto importante e so che devo impegnarmi in tal senso ogni volta che ne ho l’opportunità. Infatti, anche i piccoli contributi possono avere un grande impatto. Aiutare gli altri rientra tra i miei valori personali e nella mia natura. Fin dall’invio della mia candidatura a Generali, la sezione dedicata alla Fondazione, presente sul sito, aveva catturato la mia attenzione. Anche questo valore aggiunto è stato un motivo per cui ho deciso di mandare la mia candidatura. Trovo stupendo poter impiegare una giornata lavorativa all’anno per dedicarsi al volontariato. Ovviamente, sfrutterò nuovamente questa opportunità anche l’anno prossimo.