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Quando il lavoro diventa un hobby.

Ecco perché Sirik Loosman ha sviluppato l’app «Habitpot».

Sirik Loosman lavora nel nostro reparto di sviluppo nel ruolo di Enterprise Architect. La sua passione per l’informatica e le conoscenze tecniche acquisite presso Generali lo hanno portato a sviluppare l’app «Habitpot» nel tempo libero.

Come unire carriera e hobby

Nell’intervista, Sirik Loosman parla di scelte di consumo consapevoli e spiega cosa c’entrano con lo sviluppo della sua app «Habitpot».


Nel tempo libero hai creato un’app. Cos’è Habitpot?

In senso lato, l’intento di questa app è acquisire maggiore consapevolezza delle proprie scelte di consumo e allo stesso tempo fare delle buone azioni. Che si tratti del nuovo anno, dell’avvicinarsi della stagione estiva o di un impulso morale, spesso ci prefissiamo degli obiettivi. Tuttavia, mantenerli o portarli a compimento non è sempre facile. Mangiare meno carne o dolci, smettere di fumare, viaggiare meno in aereo. L’elenco è pressoché infinito e molto soggettivo. Spesso abbiamo la sensazione di poter raggiungere il traguardo prefissato solo mettendoci tutta la nostra forza di volontà. Dopo poche settimane, però, si insinuano le prime eccezioni: l’obiettivo personale inizia a perdere d’intensità.

Habitpot ti permette di tracciare in tutta semplicità il tuo «eccesso di consumo» (cioè quella parte di consumo che eccede il tuo obiettivo) e di metterlo in un «pot», un barattolo, ad esempio sotto forma di una piccola somma di denaro. Col passare del tempo, nel tuo barattolo inizia a delinearsi un’immagine della coerenza con la quale persegui i tuoi obiettivi. L’app Habitpot ti propone anche organizzazioni benefiche selezionate, alle quali puoi donare una somma di denaro a tuo piacimento. Ovviamente, solo se lo desideri. È importante capire che si possono tranquillamente ammettere delle eccezioni, purché lo si faccia in modo consapevole.


Come è nata l’idea di sviluppare questa app?

Come è nata l’idea di sviluppare questa app?
Ho avuto l’idea l’estate scorsa, mentre facevo acquisti insieme a mia moglie. In casa cuciniamo quasi esclusivamente vegano, non solo per scelta personale, ma anche per via di alcune intolleranze alimentari. Sulla lista della spesa c’erano gli ingredienti per fare la pizza in casa. Dopo aver tentennato un po’, alla fine abbiamo deciso di acquistare anche la mozzarella. Abbiamo fatto una piccola eccezione, per così dire. Mentre tornavamo a casa ci è venuta un’idea. Abbiamo pensato che sarebbe stato fantastico mettere da parte una somma per ogni «piccolo momento di debolezza» e in seguito utilizzare quei soldi per una buona causa. Da qui è nata l’idea di Habitpot.


Qual è il tuo obiettivo a lungo termine per l’app?

In un mondo in continua evoluzione, fare progetti a lungo termine non è così facile. L’obiettivo principale di Habitpot è contribuire a una società dei consumi più consapevole. Ma oggi è ancora presto per affermare cosa questo comporterà alla fine per l’app.


Per quale motivo dovremmo scaricare la tua app? Illustraci alcune buone ragioni

Forse c’è qualcosa nelle tue abitudini che senti di dover cambiare. O magari vorresti valutare con attenzione le tue decisioni di acquisto e gli effetti sull’ambiente. Non dimenticare che cambiare i nostri comportamenti non è sempre facile. Habitpot ti accompagna verso abitudini di vita più consapevoli.

 

Se servirà a spronare anche solo poche persone a praticare scelte di consumo più consapevoli e fare al contempo del bene, allora sarò completamente ripagato del tempo dedicato a Habitpot.

Quanto tempo e denaro hai investito nella tua app?

Per mia scelta l’app è gratuita e non contiene pubblicità. E non ci sono funzionalità premium. Sono stato rigoroso su questo punto. Con l’app quindi non guadagno denaro. Mi piace molto creare soluzioni inedite. E con l’app volevo coltivare questa passione. Per me era la cosa più importante.

Ho dedicato circa sei mesi alla realizzazione, parallelamente al mio lavoro in Generali. Nel 2019 ho impiegato tre mesi per elaborare il concetto, discutendone anche con altre persone. Da gennaio ad aprile 2020 ho sviluppato la prima versione dell’app e con un gruppo di test alpha e beta l’ho adattata fino ad arrivare alla sua configurazione finale. Il tutto è durato più del previsto, anche perché ho dovuto apprendere un nuovo linguaggio di programmazione.


Immagina di essere in TV. Come promuoveresti l’app?

Sarei molto emozionato. Inizierei con alcuni fatti interessanti sui nostri consumi per portare gli investitori della trasmissione «Die Höhle der Löwen» a prendere coscienza della problematica. Ad esempio, la produzione di un solo chilogrammo di carne bovina rilascia circa 13,3 kg di CO2 nell’ambiente e comporta un consumo di oltre 15 000 litri di acqua. Si tratta della stessa quantità di CO2 che viene emessa guidando un’auto per 42 chilometri.

Poi spiegherei in modo divertente e persuasivo quanto sia importante diventare (più) consapevoli delle proprie scelte di consumo. Infine presenterei «Habitpot» come la soluzione ideale, sotto forma di un piccolo aiutante personale. Non male, vero?

Alla fine dovrei però accettare il fatto che il mio modello di business non rappresenti un investimento interessante. Ho visto quasi tutti gli episodi della trasmissione, quindi ne sono piuttosto certo. In ogni caso sarebbe un’esperienza davvero emozionante.


Qual è il prossimo passo con Habitpot?

Si vedrà. Naturalmente per quanto concerne l’app ho ancora qualche asso nella manica da giocare. Ad esempio, la possibilità di prendere in considerazione altri ambiti di consumo, come il tempo trascorso davanti a TV / Netflix o le ore di volo. Ma per ora non voglio svelare troppo.

Se servirà a spronare anche solo poche persone a praticare scelte di consumo più consapevoli e fare al contempo del bene, allora sarò completamente ripagato del tempo dedicato a Habitpot.


Hai altri progetti o per ora questo ti basta?

Niente affatto, questo è solo l’inizio. Da tre anni sono l’entusiasta proprietario di una Tesla, che è spesso anche un argomento di cui mi piace parlare con altre persone.

La gamma dei miei interessi è ampia e comprende anche elettromobilità, energie sostenibili e altri interessanti sviluppi futuri. Inoltre, mi affascina la mentalità di Elon Musk. Poco più di due anni fa ho creato su Twitter il gruppo interattivo «Tesla Community Schweiz» e al momento sto iniziando a pianificare un grande evento per il prossimo anno. La volontà non mi manca. Vedremo se anche il fattore tempo sarà dalla mia parte.


Come fare a integrare le esperienze con con l’app anche sul posto di lavoro da Generali?

Già da molto tempo mi ispiro alla citazione: «Nella vita non ci sono errori, ma solo esperienze». Per concretizzare un’idea e darle spazio nella propria vita, di solito occorre un pizzico di coraggio. A questo proposito vorrei ringraziare Mike Fuhrmann, Chief Marketing & Communications Officer in Generali, che mi ha sostenuto in veste di mentore.

Realizzare un’app come Habitpot è stata un’esperienza fantastica. Naturalmente lungo il percorso ci sono state anche delle disavventure, che tuttavia credo abbiano contributo a ottenere un risultato migliore. Nello svolgimento del mio lavoro, Generali beneficia senza dubbio di questo mio arricchimento personale, che mi rende una persona più versatile, creativa e flessibile.

Sirik Loosman

Sirik Loosman

Da apprendista a sviluppatore IT in Generali

Sirik Loosman ha 28 anni. Dopo aver completato il suo apprendistato presso Generali come sviluppatore di applicazioni, è entrato a far parte del nostro reparto di sviluppo. Da oltre cinque anni lo specialista IT lavora come Enterprise Architect.